Roma, 15 lug. (LaPresse) – E’ durato poco più di un’ora l’interrogatorio di Cristiano Doni alla procura federale della Federcalcio a Roma nell’ambito dell’inchiesta sul calcioscommesse. Il capitano dell’Atalanta è entrato poco dopo le 10 ed è uscito alle 11.40 lasciando la sede di via Allegri senza parlare con i giornalisti su una Mercedes nera con i vetri oscurati.
Doni è iscritto nel registro degli indagati dalla procura di Cremona ma non è stato ancora ascoltato dalla magistratura ordinaria. Il calciatore orobico avrebbe risposto alle domande del procuratore federale Stefano Palazzi sul caso Atalanta-Piacenza del 19 marzo scorso.
Dalle carte del gip Guido Salvini e del procuratore capo Roberto Di Martino, dopo le intercettazioni raccolte, gli interrogatori di garanzia degli arrestati e le successive audizioni, il ruolo di Doni sembrerebbe essere quello di regista della combine. Dopo il centrocampista nerazzurro verranno ascoltati oggi anche Salvatore Soviero, Tomas Locatelli ed Enrico Guarna.