Cambio di rotta radicale per combattere l'uso del cellulare alla guida. "In Commissione abbiamo pressoché ultimato l'esame degli articoli e degli emendamenti di una legge che ho ritenuto di presentare, alla luce delle diverse emergenze in tema di sicurezza stradale: poche e urgenti modifiche al Codice della strada per contrastare gli incidenti e i comportamenti più rischiosi". Lo dichiara in una nota Michele Meta, presidente della Commissione Trasporti della Camera dei deputati e relatore del testo.
"Proprio oggi – spiega il parlamentare Pd – ho presentato, in un clima di piena condivisione, un emendamento per affrontare e risolvere l'odiosa e pericolosa abitudine degli italiani di usare il telefono cellulare alla guida. Il nuovo testo segnerà un cambio di rotta decisivo, rispetto alle blande e inefficaci disposizioni attualmente in vigore, a cominciare dalla sospensione della patente fino a tre mesi prevista già alla prima infrazione e dal raddoppio in caso di recidiva. Aumentano anche le sanzioni pecuniarie e la decurtazione di punti sulla patente, a corredo di una norma che ha l'intenzione di incidere in modo positivo sulle abitudini alla guida degli italiani".
"L'innovazione tecnologica – conclude Meta – deve essere sempre uno strumento per migliorare la sicurezza in automobile, come dimostrano le norme, anch'esse contenute nella legge in esame, sull'obbligo di dispositivi antiabbandono dei bambini. Quando invece le tecnologie diventano un fattore di distrazione, come testimoniano gli studi recenti sulle cause degli incidenti stradali, bisogna avere il coraggio di rispondere con una norma choc come questa".
Soddisfatto il Codacons per il radicale cambio di rotta in tema di sicurezza stradale. Ma – avvisa l'associazione – senza un incremento dei controlli sulle strade il provvedimento rischia di essere del tutto inutile. "Sono anni che chiediamo di inasprire le sanzioni contro chi metta a repentaglio la vita propria e quella altrui utilizzando il telefonino mentre guida – spiega il presidente Carlo Rienzi – Tuttavia tale misura, se non accompagnata da un incremento dei controlli in strada, rischia di non dare alcun risultato. Gli automobilisti usano il telefonino perché sanno che difficilmente verranno multati, considerata sia la mancanza di verifiche in strada, sia una eccessiva flessibilità da parte di vigili urbani e forze dell'ordine". "Per tale motivo chiediamo di prevedere, oltre al ritiro della patente, un incremento dei controlli e soprattutto sanzioni anche per vigili e agenti che, pur essendo obbligati a farlo, non contestano ai trasgressori l'uso del cellulare alla guida", conclude Rienzi.