Lunedì 9 giugno a Nizza si apre la Conferenza delle Nazioni Unite sugli oceani. Il vertice, della durata di una settimana, arriva in un momento in cui solo il 2,7% dei mari è effettivamente protetto dalle attività estrattive distruttive, secondo l’organizzazione no profit Marine Conservation Institute.
Per l’occasione il WWF diffonderà un nuovo rapporto che prevede raccomandazioni sia per governi che per diportisti. Secondo lo studio dell’associazione ambientalista sono “oltre 50mila gli ettari di posidonia oceanica potenzialmente colpiti soltanto nel 2024, cosa che equivale a una perdita economica in termini di servizi ecosistemici per più di 4 miliardi di euro all’anno”. L’Italia è il Paese “in cima alla classifica degli impatti, seguita da Spagna e Turchia”.