Il governo federale, tramite una lettera di Emil Murphy, capo del General Administration Service, ha riconosciuto formalmente Joe Biden come chiaro vincitore delle presidenziali avviando così formalmente la transizione del potere dal presidente Trump. Il tycoon però si è rifiutato di concedere la vittoria all’avversario e ha promesso di continuare a combattere in tribunale anche dopo che l’amministratore dei servizi generali Emily Murphy ha dato il via libera lunedì al presidente eletto Biden, offrendogli così la possibilità di coordinarsi con le agenzie federali prima dell’inaugurazione del suo mandato il 20 gennaio. Anche Trump, pur non ammettendo la sconfitta, ha twittato che stava indirizzando la sua squadra a collaborare alla transizione.
“Ho dato ordine alla General Service Administration e al mio team di avviare i protocolli”, dichiara il presidente uscente via Twitter sottolineando che lo fa “nell’interesse del Paese”. Un passo indietro importante pur non ammettendo esplicitamente la sconfitta. “Continueremo la battaglia, vinceremo”, scrive ancora Trump dichiarando che la repubblicana Emily Murphy, capo della Gsa che finora ha tenuto in stand-by la certificazione “è stata tormentata, minacciata, molestata e non voglio che accada niente a lei e ai suoi dipendenti”.
Intanto Biden forma la squadra di Governo: Janet Yellen, ex presidente della Federal Reserve, guiderà il Tesoro, diventando la prima donna a ricoprire questo ruolo in 231 anni. La National intelligence, che riunisce 17 agenzie e organizzazioni del governo federale Usa impegnate a garantire la sicurezza del Paese, sarà diretta da Avril Haines, mentre per dirigere il ministero dell’Interno è stato scelto il cubano-americano Alejandro Mayorkas, primo ispanico immigrato a dirigere la Homeland security. Un’altra donna, Gina Haspel, sarà alla guida della Cia.