Usa 2020 al veleno: Biden non sfonda, Trump chiama in causa la corte suprema

Testa a testa e una battaglia durissima nelle ultime ore del countdown elettorale

Un testa a testa, una battaglia durissima, come si era intuito nelle ultime ore del countdown elettorale, sberleffo ai sondaggi di qualche settimana fa che davano un vincitore annunciato e un presidente sconfitto. Gli Stati Uniti si sono confermati per l'ennesima volta poco tracciabili, poco intuibili, poco affidabili nelle previsioni, poco di tutto. In assoluto, Biden non ha sfondato e Trump ha tenuto, anzi a suo parere ha stravinto, molto potrà essere ancora detto e scritto quando verranno calcolati i (cento milioni di) voti postali. La sensazione è che ci si ridurrà a contare le schede contea per contea per arrivare alla fatidica quota 270, che rappresenta il crinale tra trionfo e disfatta. Anche questo, in fondo, lo si era intuito. Trump ha annunciato che si rivolgerà alla Corte Suprema perché ha sentito puzza di fregatura. Una spaccatura istituzionale, uno sfregio così profondo che avrà fatto sobbalzare Abramo Lincoln nella tomba. Siamo alla prima puntata, in buona sostanza, il resto deve venire.Biden è partito forte, Trump ha recuperato poco alla volta, dall'Ohio al Michigan, dalla Florida al Texas, al Wisconsin. Biden ha sfilato l'Arizona al suo avversario ma è stato battuto in casa, in Pennsylvania, ancorché tra mille tormenti e mille rallentamenti. Il 'to early to call' delle proiezioni di Ap, Cnn, Fox e NYT è diventato la colonna sonora di una notte che ha segnato la storia del mondo, almeno per l'incertezza. Pennsylvania, Wisconsin e Michigan hanno annunciato ritardi nella designazione del vincitore, suspance che è andata a sommarsi ad altra suspance. La morale è che non finisce oggi ma ci sarà un inevitabile 'to be continue', cioè una 'coda' che renderà ancora più irrespirabile l'aria intorno e dentro alla Casa Bianca.Ha parlato per primo Biden, candidato democratico, anziano e con un appeal non proprio irresistibile, all'alba italiana. "Sapevamo che sarebbe stata lunga ma chi avrebbe mai detto che saremmo arrivati fino qui, forse a domani. Dobbiamo portare pazienza, dobbiamo contare tutte le schede. Però ci sentiamo bene, siamo positivi, vinceremo". Trump si è espresso con garbo, via Twitter, dalla Casa Bianca: "Stanno cercando di rubarci le elezioni, non lo consentiremo". Abbastanza impacciato il primo, rigido sul palco di un parcheggio nel Delaware; abbastanza sfacciato il secondo, abituato a brandire i social come una spada e pronto ad allungare ombre sulla regolarità delle elezioni. "Un gruppo di persone tristi cerca di gettare nell'ombra la nostra vittoria", ha poi sentenziato dal vivo, dalla Casa Bianca. Profilando venti di guerra.