Trump spera in rimonta e moltiplica comizi: sorpasso in Florida. Biden attacca sul coronavirus

Il Presidente moltiplica i comizi, lo sfidante democratico batte dove il dente duole 

 A soli sei giorni dall'Election Day, Donald Trump e Joe Biden premono sull'acceleratore. Le strategie sono diverse: se il tycoon continua a puntare su fiumi di comizi concentrati negli Stati chiave – la più recente delle tappe in Arizona, dove il democratico sembra al momento in testa – Biden, mentre gli Stati Uniti affrontano un'impennata di casi di coronavirus, ha deciso di martellare sul tema sanitario e di lanciare un segnale andando a votare anticipatamente e di persona nella sua Wilmington, in Delaware, insieme alla moglie Jill. Un segnale che, nel mezzo delle incertezze sul voto postale, spinge per l'early voting di presenza. E l'early voting ha fatto registrare un record: sono oltre 70 milioni i cittadini statunitensi che hanno già espresso la propria preferenza, ovvero più della metà dell'affluenza totale alle presidenziali del 2016.

 I sondaggi a livello nazionale danno Biden in testa su Trump di circa 7-12 punti percentuali, ma la corsa è in testa a testa negli Stati chiave, da cui potrebbe dipendere in modo decisivo l'esito delle elezioni. E la Florida dà una speranza di rimonta al repubblicano, visto che secondo un sondaggio 'RealClear Politics' il magnate avrebbe un vantaggio, seppur molto risicato, davanti dello 0,4% sull'avversario democratico (48,2% per il tycoon contro il 47,8% dello sfidante). Nel fine settimana per Biden si spenderà in prima persona Barack Obama: i due compariranno insieme a un comizio in Michigan, Stato combattuto che quattro anni fa Trump vinse con il ristrettissimo vantaggio di circa 11mila voti.

  "L'America è a un bivio. Possiamo scegliere altri quattro anni di caos e divisione di Donald Trump. O possiamo scegliere un percorso differente, di speranza e luce. La decisione è nelle vostre mani. Votate", è stato l'appello del Dem, mentre al Congresso cominciavano le audizioni dei ceo di Facebook, Google e Twitter, attaccati dai repubblicani per la gestione dei contenuti sulle piattaforme social. Poi Biden si è lanciato a capofitto sul tema sanitario. Innanzitutto ha partecipato a un briefing con esperti sanitari sulla situazione del Covid-19: secondo i dati della John Hopkins university, negli Usa le vittime sono oltre 226mila, e in media ogni giorno oltre 71mila risultano positive al test, in aumento rispetto alle 51mila di due settimane fa. Poi un intervento: "Non vado avanti a false promesse di essere in grado di porre fine a questa pandemia in un battibaleno" e "anche se vincerò ci vorrà molto lavoro duro" per riuscirci, ma "prometto questo: cominceremo dal primo giorno a fare le cose giuste", ha assicurato Biden. Non senza avvertire che, con la nuova maggioranza conservatrice di 6 a 3 nella Corte suprema a seguito della conferma della giudice Amy Coney Barrett, il rischio è lo smantellamento della riforma sanitaria di Obama, che lascerebbe milioni di americani senza un'assicurazione sanitaria.