(Finanza.com)
La debolezza economica vista nel 2012 continuerà anche nel corso del 2013 ma una graduale ripresa della attività economica dovrebbe materializzarsi entro la fine dell’anno. E la politica accomodante portata avanti sosterrà la crescita. Lo ha dichiarato il presidente della Banca centrale europea (Bce), Mario Draghi, nel corso della prima conferenza stampa del 2013 a Francoforte dopo le decisioni del consiglio direttivo dell’Eurotower che ha mantenuto invariati i tassi di interesse al livello 0,75%.
Per uscire dalla crisi e tornare a un’effettiva situazione di normalità le politiche dei singoli Paesi rimangono cruciali. Ne è convinto il governatore di Francoforte che ha esortato ancora una volta i governi a mettere in atto le riforme e ridurre gli squilibri fiscali e strutturali che persistono nella zona euro. Draghi ha infatti precisato che è prematuro dire che si è giunti a “un punto di svolta”, si sta comunque percorrendo “la strada giusta”.
Draghi ha mostrato un atteggiamento prudente, senza lasciarsi andare ai facili entusiasmi. “Non vedo alcuna esuberanza, siamo vicini a una situazione di normalità – ha affermato l’ex numero uno di Bankitalia – ma nessun segnale di una forte ripresa che non avverrà prima del previsto”. Secondo Draghi uno dei rischi principali “viene dalla mancanza di azione da parte dei Governi, in particolare sul fronte fiscale”.
Poco prima delle 16 il Cac40 si muove sulla linea della parità, registrando una crescita dello 0,07%, mentre il Dax guadagna oltre mezzo punto percentuale. Salgono anche il Ftse100 e l’Ibex35 che prendono rispettivamente lo 0,2% e lo 0,13%. La migliore in Europa è Piazza Affari che sale di oltre l’1% sostenuta dal buon esito dell’asta. Il cambio euro/dollaro è a 1,319.