Trentino, al Museo civiltà solandra di Malè arrivano le stanze sensoriali per non vedenti

Con 'Sentire la montagna' anche le persone con disabilità visive possono vivere un'esperienza immersiva

Con ‘Sentire la montagna’ il Museo della civiltà solandra di Malè, in Trentino, è ora fruibile anche dalle persone con disabilità visive che, grazie al posizionamento di speciali tracce sonore, possono vivere un’esperienza immersiva. Come illustrato da Carlo Casillo, musicista, compositore e sound designer di Miscele d’Aria Factory, collettivo artistico che ha curato l’allestimento, “qui i visitatori hanno l’opportunità di vivere un’esperienza immersiva e coinvolgente: grazie a un innovativo impianto audio è stato infatti costruito un film sonoro con il quale è stata riprodotta una giornata di festa di una famiglia contadina della val di Sole dei primi del Novecento. Attraverso tracce sonore i visitatori potranno calarsi in una domenica dell’epoca, dal risveglio fino al pranzo, ascoltando anche i tipici canti popolari”.

Il percorso sensoriale è completamente accessibile: all’entrata si trova una postazione con delle cuffie che permetteranno a chi ha una disabilità visiva di comprendere come sono organizzati gli spazi interni e come sono posizionate le casse che riproducono i movimenti e i suoni nella logica di sistemi surround, ovvero con sorgenti poste in punti diversi dell’ambiente. L’intero museo è fruibile anche in carrozzina, grazie a delle rampe con le quali è possibile superare gli scalini interni. Insieme a persone con disabilità visive sono stati inoltre testati dei trekking per valutare se fossero davvero accessibili e dunque da poter promuovere come tali agli ospiti.

Per Fabio Sacco, direttore generale di Apt (Azienda per il Turismo) Val di Sole, “l’impatto dell’iniziativa, semmai, è culturale: la formazione e le proposte esperienziali fortemente inclusive ambiscono non solo a rendere il territorio ancora più accessibile, ma nel contempo anche a supportare il processo di evoluzione degli attuali modelli sociali, per il quale la diversità è da ritenere una ricchezza e non certo un problema”.