Ci volle un romanzo per regalarle la notorietà sebbene fosse stata importata furtivamente dalle zone tropicali asiatiche già un secolo prima. Il celebre romanzo di Alexandre Dumas “La signora delle Camelie” edito per la prima volta nel 1848, diede grande risalto a questo fiore per il modo in cui veniva esso stesso utilizzato. Marguerite Gautier, la protagonista del romanzo, era una cortigiana che amava esibire un fiore di Camellia, appuntandolo con cura al vestito che indossava dichiarando così la sua disponibilità nel concedersi, con il fiore bianco, o l’indisponibilità con quello rosso. Delizioso stratagemma floreale ed efficace esempio di comunicazione non verbale.
Pianta da fiore bellissima sia per le foglie, verdi e lucide da potersi specchiare, che per la fioritura, copiosa, generosa, traboccante, esorbitante, la Camellia è un esempio di generosità e bellezza. Il fiore della Camellia, in seguito, ebbe un successo planetario grazie anche al fatto che veniva utilizzato come decoro negli orli degli abiti delle nobildonne, e gli uomini scapoli lo inserivano nel bavero del frac per attrarre l’attenzione delle dame. Divenne così il fiore più utilizzato da Madame Chanel e da Gabrielle Bonheur, in arte Coco Chanel, che lo inserirono nei loro tailleur fin dai primi del ‘900.
Nel linguaggio dei fiori e delle piante si dice che la Camellia simboleggi la stima, l’ammirazione e la dignità, per via della consistenza del fiore che non perde petali uno ad uno, ma quando arriva il momento di sfiorire, preferisce staccarsi dal ramo tutto insieme, ancora integro, e crollare a terra rivestendo di colore il suolo. La Signora Camellia si lascia ammirare solo quando è certa di potersi rappresentare nella sua totale bellezza e perfezione. Niente imperfezioni, nessun petalo che si stacca o appassisce male. La Camellia non la vedi invecchiare, è sempre bella e piacente e i suoi fiori sono lì a dimostrarlo.
Il weekend scorso mi trovavo sul Lago Maggiore, nelle mie terre d’origine, dove la Camellia è davvero la regina delle fioriture. Questo, poi, è il suo periodo più bello, periodo nel quale può permettersi di sfoggiare la sua incredibile fioritura, una bellezza che dura fino all’ultimo respiro, fino all’ultimo soffio di vento. Un grande spettacolo, grazie Signora Camellia.