Emergenza deforestazione in Brasile: abbattuta un area grande come un milione di campi da calcio

Il fenomeno, in calo progressivo dal 2004 al 2012, è aumentato di oltre il 13 per cento nell'ultimo anno

La deforestazione in Brasile, che conta la più vasta superficie dell'Amazzonia del continente americano, fra agosto 2017 e luglio 2018 è aumentata del 13,72%, cioè l'equivalente di un milione di campi da calcio. È quanto stima Greenpeace. La superficie disboscata, nel periodo indicato, è di 7.900 km2, cioè 5,2 volte la città di San Paolo, secondo l'Istituto nazionale di studi geografici, un organismo governativo.

Per Greenpeace, appunto, "si tratta più o meno di un milione di campi da calcio" deforestati in un solo anno, come riferisce ad AFP il coordinatore delle politiche pubbliche della ong in Brasile, Marcio Astrini. A suo parere, la situazione potrebbe peggiorare se il presidente eletto di estrema destra Jair Bolsonaro concretizzasse le promesse elettorali di modificare certi regolamenti sull'ambiente. 

"Ha detto che porrà fine alle aree protette, alle terre riservate agli indiani, che ridurrà le ispezioni e le sanzioni contro i crimini ambientali. Tutto ciò che prima poteva contribuire a ridurre la deforestazione. Se elimina tutto questo, può scatenare una situazione inimmaginabile", afferma Astrini.

In Brasile è stato registrato un calo progressivo della deforestazione fra il 2004 e il 2012, in particolare grazie ai mezzi di controllo governativi. Jair Bolsonaro, che voleva fondere i ministeri di Ambiente e Agricoltura, ha lasciato intendere che potrebbe riconsiderare il suo progetto, che in Brasile ha scatenato un acceso dibattito.

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