Centinaia di dimostranti antigovernativi si sono radunati domenica sera davanti al palazzo del parlamento serbo, nel centro di Belgrado. La tensione a Belgrado è aumentata vertiginosamente il giorno dopo che decine di migliaia di persone hanno partecipato a una grande manifestazione nella città settentrionale di Novi Sad, in occasione del primo anniversario del disastro della stazione ferroviaria in cui hanno perso la vita 16 persone. I manifestanti a Belgrado si sono riuniti a sostegno di Dijana Hrka, la madre di Stefan Hrka, vittima del mortale crollo della tettoia lo scorso anno. Domenica mattina Dijana aveva dichiarato che avrebbe iniziato uno sciopero della fame nei pressi di un accampamento di tende fuori dal palazzo del parlamento, occupato dai fedelissimi di Vucic da marzo. Domenica sera i manifestanti si sono radunati anche a Novi Sad e in alcune città più piccole a sostegno di Hrka. La manifestazione commemorativa di sabato a Novi Sad rifletteva anche un forte malcontento nei confronti del governo sempre più autoritario di Vucic, durato 13 anni. I manifestanti guidati dai giovani chiedono elezioni anticipate che sperano possano estromettere dal potere il governo populista. I manifestanti ritengono che la dilagante corruzione del governo durante i lavori di ristrutturazione dell’edificio della stazione di Novi Sad abbia portato a negligenza e inosservanza delle norme di sicurezza dei lavori e, di conseguenza, al crollo della tettoia di cemento sulle persone in piedi sotto.
