Trento, 4 apr. (LaPresse) – C’era anche il fratello più piccolo in casa quando Bojan Panic, studente di 19 anni, ha ucciso a coltellate papà Simeu, muratore di 46 anni di origini bosniache, per difendere la mamma dall’aggressione del genitore. Un gesto d’impeto, estremo, che ha scosso tutta Mezzolombardo, in Trentino. Subito dopo l’accoltellamento mortale il ragazzo, che studia a Bolzano, avrebbe cercato di rianimare il padre. Tutto inutile. È stato allora che, assieme alla madre, ha telefonato ai carabinieri, rimanendo immobile accanto al corpo senza vita del padre. I carabinieri del nucleo radiomobile e investigativo del comando provinciale di Trento, coordinati dalla pm Patrizia Foiera, hanno sottoposto a fermo il 19enne per omicidio e ora stanno ascoltando anche la madre.
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