Milano, 11 nov. (LaPresse) – La Procura di Milano ha chiesto di condannare all’ergastolo Alessandro Impagnatiello per l’omicidio della compagna Giulia Tramontano. È la richiesta delle pm Alessia Menegazzo e Letizia Mannella al termine di circa due ore di requisitoria. “L’essere umano è capace di fare cose drammatiche senza nessun disturbo psichiatrico, fa paura accettare questa verità, che anche gli uomini normali possano commettere delitti efferati contro le persone che dicono di amare ma dobbiamo tutti avere il coraggio di accettarlo, non dobbiamo avere paura di cosa gli uomini siano in grado di fare”, hanno detto in conclusione. La morte della 29enne incinta al settimo mese con 37 coltellate prima del doppio tentativo di incendiarne il cadavere non è stata “follia” ma “crudeltà”, hanno detto, perché questo “processo ci ha portato verso l’orrore, ci ha mostrato la vera crudeltà, la manipolazione, l’ambiguità, questo processo è stato un’occasione per tutti noi per affacciarsi sul burrone e ci ha mostrato la banalità del male”. “Dovete avere il coraggio di guardarla”, si è rivolta l’accusa ai giudici popolari della Corte d’assise di Milano.

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