Bruxelles, 3 mag. (LaPresse) – “La Commissione ha preso atto della sentenza del Consiglio di Stato italiano” e ribadisce la sua posizione sulla scarsità della risorsa, ovvero “non trova prove che sull’intero territorio italiano non vi sia carenza di risorse naturali soggette a concessioni balneari”. Lo riferisce a LaPresse la portavoce dell’Esecutivo Ue, Johanna Bernsel, interpellata sulla recente sentenza del Consiglio di Stato, che conferma la scadenza delle concessioni al 31 dicembre 2023, e sulla mappatura delle spiagge svolta dall’Italia per dimostrare la non scarsità del bene. “Il 16 novembre 2023 – ricorda la portavoce – la Commissione ha emesso un parere motivato riguardante la compatibilità con il diritto dell’Unione della normativa italiana in materia di concessione di autorizzazioni all’uso dei demani marittimi demaniali per servizi turistici e ricreativi balneari, le cosiddette concessioni di spiaggia. Le autorità italiane hanno inviato le loro risposte il 16 gennaio 2024. I nostri scambi con le autorità italiane sono in corso”.
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