Milano, 12 apr. (LaPresse) – “Non abbiamo ancora deciso se partecipare o meno” al corteo nazionale del 25 Aprile a Milano “perché non siamo assolutamente d’accordo con lo slogan ‘Cessate il fuoco ovunque'”. Lo ha detto a LaPresse Kateryna Sadilova, rappresentante della comunità ucraina. “Lunedì – ha spiegato Sadilova -abbiamo incontrato il presidente di Anpi Milano Primo Minelli e gli abbiamo espresso tutto il nostro disappunto perché con questo slogan si rischia di mettere sullo stesso piano aggredito e aggressore. Ci teniamo a sottolineare che nel caso dell’Ucraina non si tratta di una guerra ma un’invasione pura. Nel momento in cui deponiamo le armi, noi cessiamo di esistere. Per cui abbiamo invitato l’Anpi a dire ‘Paesi aggressori cessate il fuoco’, ma purtroppo non siamo stati ascoltati”. Per Sadilova, lo slogan scelto da Anpi, inoltre, non “c’entra nulla” con la Festa Liberazione “perché se avessimo chiesto ai partigiani e agli alleati di cessare il fuoco 80 anni fa, l’Italia probabilmente non esisterebbe così com’è oggi”. Quindi, “noi diciamo che gli slogan di questo 25 Aprile sono libertà, democrazia e Resistenza, non cessate il fuoco. Non partecipare è un peccato, ma come facciamo a spiegarlo ai nostri cari che oggi giorno si trovano sotto i bombardamenti russi? Faremo ancora qualche riunione con la Brigata Ebraica per capire cosa è meglio fare”, ha concluso.
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