Roma, 9 apr. (LaPresse) – “La persona che ha tradito Giulio è stato il sindacalista” Mohamed Abdallah. “Questo aveva amareggiato la docente della American University del Cairo con cui mio figlio collaborava”. Così Claudio Regeni, il padre di Giulio Regeni, il ricercatore friulano rapito da Il Cairo il 25 gennaio 2016 e trovato morto con segni di tortura il 3 febbraio lungo la strada che collega Il Cairo ad Alessandria, davanti alla I corte di assise della Capitale, durante l’udienza di oggi per il processo in cui sono imputati quattro 007 egiziani (il generale Tariq Sabir, i colonnelli Athar Kamal e Uhsam Helmi, e il maggiore Magdi Sharif). Oggi il pm Sergio Colaiocco ha depositato alla Corte la registrazione audio del colloquio, avvenuto a dicembre 2016, tra i genitori di Giulio e la docente che era il suo contatto a Il Cairo. “Lei aveva una ottima opinione di Giulio, era molto amareggiata di quanto avvenuto”, ha spiegato ai giudici e alla giuria popolare, Claudio Regeni.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata