Ancona, 20 set. (LaPresse) – “In questo momento, non abbiamo quell’afflusso di migranti delle altre regioni. I Centri di permanenza per il rimpatrio (Cpr) sono degli strumenti per consentire l’identificazione di persone che accedono nel territorio nazionale senza permesso di soggiorno o visto d’ingresso. E’ una misura organizzativa per consentire l’identificazione sulla base del trattato di Dublino, quindi per le Marche non c’è l’esigenza di avere questo centro”. Lo ha dichiarato il vicepresidente della Regione Marche, Filippo Saltamartini (Lega), che è anche assessore con delega alla Sicurezza pubblica. “E’ un tipico strumento di polizia – ha continuato Saltamartini -: il governo ha deciso di affidare al ministero della Salute l’individuazione di alcune caserme dismesse; ce ne sono anche nelle Marche. Potrebbe accadere che questa misura sia adottata all’interno della nostra regione, ma è un centro di detenzione amministrativa su cui si sta approfondendo la costituzionalità della misura, perché prevede misure restrittive della libertà personale”.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata