Milano, 20 set. (LaPresse) – Il trattenimento di stranieri irregolari all’interno dei centri di permanenza per il rimpatrio (Cpr) sarò prorogabile fino a 18 mesi “nei casi in cui, nonostante sia stato compiuto ogni ragionevole sforzo, l’operazione di allontanamento sia durata più a lungo a causa della mancata cooperazione da parte dello straniero o dei ritardi nell’ottenimento della necessaria documentazione dai Paesi terzi”. È quanto si legge nel Decreto Sud pubblicato oggi in Gazzetta Ufficiale. La proroga – prevede il decreto – deve essere convalidata dal giudice su richiesta del Questore.
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