Milano, 22 ago. (LaPresse) – “Quando si cambia guida tecnica dopo dodici anni si esce dalla comfort zone e la paura è tanta, mi sono caricato di tante responsabilità. Mio padre mi ha insegnato a saltare, quello che ho fatto oggi è anche grazie al percorso condotto insieme a lui. Non è stato facile – ha concluso – separarmi da lui, digerire un cambiamento del genere, non ci parliamo da tanto tempo ma è merito anche di quello che mi ha insegnato. Devo ringraziare Giulio Ciotti e Michele Palloni per come si sono approcciati a questa nuova sfida, un team affiatatissimo”.

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