Roma, 31 mag. (LaPresse) – “Gli elementi di fatto emersi nel corso delle indagini e dell’udienza preliminare, fanno presumere con ragionevole certezza che i quattro imputati siano a conoscenza del procedimento penale in corso in Italia nei loro confronti. Tale consapevolezza, presunta, non consente tuttavia di procedere in assenza nei loro confronti”. È quanto scrive il gup di Roma, Roberto Ranazzi nell’ordinanza con cui dispone l’invio degli atti del procedimento Regeni alla Consulta.
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