Roma, 31 mag. (LaPresse) – “Il primo aspetto è quello delle tempistiche e della dimensione finanziaria, l’Italia ha il piano più grande a livello europeo, per un totale di 220 miliardi di euro. Questa dimensione ci fa capire anche la differenza di approccio rispetto all’impianto. Si è parlato molto delle rate, solo Italia, Spagna e Grecia hanno chiesto tre rate e anche questo è utile nella valutazione generale. Anche le modifiche del piano sono un altro tema di dibattito: rappresentano una importante fase di intervento e vanno verificate con gli altri Paesi, al momento solo 5 Paesi hanno presentato le modifiche e quindi siamo assolutamente nei tempi, non ci sono i ritardi di cui spesso sento parlare”. Lo ha detto il ministro per gli Affari europei, il Sud, la Coesione e l’attuazione del Pnrr, Raffaele Fitto, al termine della cabina di regia sul Pnrr a palazzo Chigi.
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