Roma, 28 mar. (LaPresse) – “La Cassazione francese ha confermato il no alla estradizione dei 10 ex terroristi italiani rifugiati da molti anni a Parigi. Era un’illusione aspettarsi qualcosa di diverso e (parere personale) vedere andare in carcere queste persone dopo decenni non ha per noi più senso. Ma … c’è un dettaglio fastidioso e ipocrita: la Cassazione scrive che i rifugiati in Francia si sono costruiti da anni una situazione famigliare stabile (…) e quindi l’estradizione avrebbe provocato un danno sproporzionato al loro diritto a una vita privata e famigliare. Ma … pensate al danno sproporzionato che loro hanno fatto uccidendo dei mariti e padri di famiglia. E questo è ancora più vero perché da parte di nessuno di loro c’è mai stata una parola di ravvedimento, di solidarietà o di riparazione. Chissà…”. Lo scrive sui social Mario Calabresi, figlio del commissario Luigi Calabresi, assassinato nel 1972 da un attentato terroristico di estrema sinistra, commentando la decisione dei giudici francesi di negare l’estradizione insieme di 10 ex terroristi ‘rossi’, condannati in Italia per fatti di sangue.

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