Milano, 28 feb. (LaPresse) – In carcere è “oggettivamente è meno sicuro perché in ospedale era monitorato con strumenti che valutavano battiti cardiaci e eventuali fibrillazioni. Qui in carcere non li l’ha. Lì gli facevano esami ematici tutti i giorni, qui no”. Lo ha detto l’avvocato di Alfredo Cospito, Flavio Rossi Albertini, uscendo dal carcere di Opera.

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