Roma, 2 feb. (LaPresse) – Cosa sprigiona questo odio? “Io mi fermo prima dell’omicidio, c’è un clima dove chiunque avrebbe detto qui ci scappa il morto. In quella provincia erano già morti Willy Monteiro e Emanuele Morganti. Non è però solo il clima di quella provincia ma è diffuso nel paese, soprattutto in quella fascia di età. Ci dobbiamo chiedere cosa sta accadendo e dobbiamo preoccuparci anche di cosa può portare alla morte di una persona?”. Lo dice a LaPresse Paolo Crepet psichiatra e scrittore, commentando con LaPresse la notizia degli amici di Thomas Bricca, il 18enne di Alatri che minacciano vendetta per il ragazzo ucciso colpito lunedì da un colpo di pistola alla testa. “Nel centro di Roma, come nella periferia di una periferia o in un paesello. Se vogliamo parlare di Stato, questo riguarda tante cose. Non è solo fare giustizia ma è anche prevedere certe cose e combattere un mercato della violenza come quello legato alla droga perché alcuni di questi meccanismi sono oliati dalla droga. Come fare lo deve sapere lo Stato. Io so che non ci può essere una piazza di un centro della città che a un certo punto della sera diventa mercato libero della droga con tutto quello che ne consegue”, ha concluso Crepet.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata