Milano, 26 gen. (LaPresse) – “Non riesce a camminare quasi più, e per questo fa uso della sedia a rotelle: questo lo deprime molto. Anche se è una persona molto forte era molto depresso per questo fatto. A lui manca soprattutto leggere e scrivere, ma nel momento in cui non ha neanche la possibilità di fare un passo ed essere relegato sulla sedia a rotelle è chiaro che gli stiamo togliendo moltissimo”. Lo dice a LaPresse la dottoressa Angelica Milia dopo la visita al carcere di Sassari ad Alfredo Cospito, l’anarchico detenuto al 41 bis e in sciopero della fame da ottobre.

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