Di Chiara Beltrami Roma, 6 ott. (LaPresse) – Dopo aver raccontato le proprie radici, con questo nuovo capitolo Materia(Pelle), Marco Mengoni presenta le sue ricerche musicali e le contaminazioni che da sempre lo attraggono, le quali si fondono creando sempre qualcosa di nuovo. Materia (Pelle) porta dentro di sé un messaggio di apertura: nella musica non possono esistere confini e barriere. Un disco corale che si è arricchito di elementi ascoltati ed elaborati da culture musicali diverse. “Siamo alla seconda tappa di questo progetto – racconta Marco Mengoni -, sono molto contento che questo puzzle si stia componendo. Ho fatto un test del dna e ho scoperto di essere solo per il 35% italiano e di avere un sacco di etnie nel mio sangue. Amando i viaggi, molto spesso quando mi trovavo in America, mi è capitato che mi facessero storie per la mia provenienza etnica nonostante avessi il passaporto italiano. Mi ha sorpreso scoprire che non era così, ma ne ero abbastanza sicuro. Quindi questo disco è 35% italiano e il 65% contaminato da culture musicali diverse da quello che sono abituato ad ascoltare. Mi piace pensare che non esistano barriere culturali e di alcun genere. Mi arricchisco ad attraversare altre culture. Ho cercato di essere il più meticoloso possibile, usando figure ritmiche e strumenti che venissero da un certo tipo di cultura musicale. Il manifesto del disco è la traccia ‘Unatoka wapi’ che in swahili che vuol dire da dove vieni, con una ritmica che ci piaceva. Ho inserito ritmi africani, zulu”. La direzione artistica di Materia (Pelle) è di Marco Mengoni con Giovanni Pallotti. Marco Mengoni inoltre ha curato personalmente le produzioni e gli arrangiamenti vocali. Mix e master di Andrea Suriani, uno dei più affermati fonici di studio e live. “Questo disco aveva voglia di essere spiegato con tante tracce (13 e 15 nel Cd)- continua l’artista -. E’ stato in parte registrato alle Mauritius. Non è più una domanda che nasce dalla voglia di scoprire cosa c’è dietro la persona ma dal conoscere l’altro che viene da lontano. Descriverei questo viaggio con la domanda, la curiosità di conoscere l’altro e la storia che c’è dietro la persona”. In questo secondo tassello del progetto Materia, la Pelle ha un ruolo centrale: è contatto, sensorialità e istinto. “La pelle è radice e origine – spiega Mengoni -, rendeva bene perchè la nostra pelle si arricchisce di rughe tagli in alcuni casi ci fa diventare unici, ed è una ricchezza avere questi segni. La pelle assorbe tanto, cambia colore a seconda della stagione, si spella si rinnova. Abbiamo messo insieme questi suoni, per arricchire lo scheletro di un disco e farlo diventare proprio la pelle”. Tante le collaborazioni, primo il feat. con La rappresentante di Lista in ‘Attraverso te’. “Veronica e Dario sono dei pazzi, si fanno amare da prima di conoscerli. Si è creato rispetto, amicizia e stima musicale così in modo a naturale, senza sforzarsi di conoscerci meglio. Ci siamo trovati in studio un po’ di volte nel caldo di giugno -ricorda Marco -, mi hanno visto con le stampelle quando dovevo operarmi al ginocchio. Hanno una metodologia e visione di produzione più rilassata rispetto alla mia e di Gianni Falotti”. Poi l’unione di mondi distanti in ‘Chiedimi come sto’ con il rapper Bresh e ‘In città’, brano clubbing fatto con Mace. “C’è sempre uno scambio tra me e lui su quello che ascoltiamo e ci piace – afferma l’artista -. Non è la prima volta che collaboriamo. Quello con Samuele Bersani (‘Ancora una volta’) non è proprio un feat., è lui che mi ha fatto un regalo. Poi la traccia inedita di Segio Endrigo, ‘Caro amore lontanissimo’. “La figlia voleva che cantassi questo pezzo – sottolinea il cantante -, è un brano di altri tempi, risale al ’73. E’ stato tirato fuori dal cassetto, è un qualcosa che riguarda la storia della musica italiana un modo di scrivere e comporre che non ci appartiene più. Non c’è stato bisogno di far altro che eseguirlo. Ne ho riconosciuto l’affinità con la sotria de ‘Il colibrì’. Ho incontrato a Roma Sandro Veronesi, l’autore del romanzo, al quale è subito piaciuto il provino piano e voce, così è stato inserito nel film”. Materia (Pelle) il nuovo album di Marco Mengoni, disponibile da venerdì 7 ottobre per Epic Records Italy / Sony Music Italy e già in pre-order e pre-save, che arriva a meno di un anno dal successo multiplatino di Materia (Terra), pubblicato lo scorso dicembre 2021. “Questo disco vuole rompere barriere e confini, parla di come la penso io”, ha concluso l’artista.

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