Milano, 29 giu. (LaPresse) – “Da tempo sono convinto, insieme con mia madre e i miei fratelli, che mettere oggi in carcere Giorgio Pietrostefani, condannato per l’omicidio di mio padre, non abbia più molto senso, perché è passato mezzo secolo e perché si tratta di un uomo anziano e malato”. È quanto scrive sui social Mario Calabresi, figlio del commissario Luigi Calabresi, ucciso dalle Brigate rosse.

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