Roma, 16 mag. (LaPresse) – “Che idea mi sono fatto della guerra? Si capisce che da un momento all’altro può cambiare tutto, abbiamo fatto un allenamento tranquillo e poi il pomeriggio barricati in hotel. In 24 ore si è capovolto il mondo. Il popolo ucraino è molto orgoglioso e combatte per la propria terra”. Così Roberto De Zerbi, tecnico dello Shakhtar Donetsk, a margine della consegna del ‘Premio Bearzot’, giunto alla 11ma edizione, promosso dall’Unione Sportiva delle Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani (Acli) e patrocinato dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio (Figc), assegnato all’allenatore bresciano. “Come si comunica con la squadra? In quei giorni si viveva con i brasiliani e c’era un rapporto molto stretto. Poi ci sentivamo tutti i giorni al telefono quando ognuno è tornato nel proprio Paese”, ha concluso.

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