Napoli, 22 ott. (LaPresse) – “Questo non è il patto che intendiamo noi, quello che intendiamo noi è sederci, discutere sui temi di grande attualità del mondo del lavoro, provare a fare una sintesi e sottoporla al governo affinché la faccia propria e la traduca in provvedimenti legislativi. Se qualcuno ritiene che il patto debba essere una mediazione al ribasso per Confindustria ha un’idea sbagliata”. Così il vicepresidente di Confindustria Maurizio Stirpe a margine del 36simo convegno dei giovani imprenditori in corso a Napoli. Noi, continua, “vogliamo arrivarci attraverso un percorso che sia lineare, trasparente, basato su dati oggettivi. Noi tante volte abbiamo sollecitato una discussione con il sindacato su ammortizzatori sociali e politiche attive, per trovare una sintesi ma non c’è stata mai la possibilità di discutere – evidenzia – facciamo fatica in questo momento a concertare, fare accordi su materie che riguardano solo le parti sociali. Sulle causali dei contratti a termine abbiamo tutti richiesto a gran voce di essere noi parte attiva attraverso la contrattazione ma alla data di oggi non riusciamo a fare un accordo, sulle tematiche della sicurezza non c’è stata mai possibilità di fare un incontro sul tema. E basti pensare anche a tutte le parti non ancora attuate sul patto sulla fabbrica, dove abbiamo sollecitato più di una volta di avere incontri per definire questi capitoli, non c’è mai stata data possibilità evidentemente perché non vengono ritenuti elementi strategici”.

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