Milano, 11 ott. (LaPresse) – Per il legale, inoltre, una perizia balistica ha fatto emergere che “Adriatici non aveva proiettili espansivi” ed è anche emerso che “il colpo è stato esploso da una distanza ravvicinata, a differenza di quanto era emerso da alcune ricostruzioni che parlavano di un colpo sparato mentre Adriatici era in piedi”. Per il legale è più probabile che il colpo sia partito nel corso di una collutazione tra l’ex assessore e il 39enne che dopo avergli dato un pugno, quando Adriatici era caduto a terra “lo soverchiava” e minacciava di colpirlo. Si tornerà in aula il 6 dicembre, data in cui la gip ha fissato l’audizione di una terza testimone, che nel frattempo ha fatto rientro in Romania, dove risiede.

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