Roma, 7 set. (LaPresse) – “Conclusa l’emergenza, abbiamo ora avviato una fase nuova, di pianificazione e gestione della crisi. L’Italia continuerà ad aiutare gli afghani che intendano lasciare il Paese e ne abbiano titolo. Le operazioni dovranno naturalmente essere condotte in modo diverso, data la partenza definitiva dei contingenti militari e la chiusura, allo stato attuale, della nostra Ambasciata a Kabul. Ci stiamo muovendo su più fronti”. Così il ministro degli Esteri Luigi Di Maio nell’informativa al Senato sull’Afghanistan. “Una settimana fa si è chiusa la prima fase, quella emergenziale, in risposta ad un succedersi degli eventi ben più rapido di quanto l’intera Comunità internazionale avesse previsto. La priorità è stata l’evacuazione – continua -. Nel giro di pochi giorni abbiamo messo in salvo e trasferito in Italia 5011 persone, di cui 4890 afghani (più della metà, donne e bambini), tra quanti hanno collaborato con le istituzioni italiane e appartengono a categorie vulnerabili. Il ponte aereo ininterrotto, realizzato grazie alla sinergia fra tutti gli alleati, ha consentito di far uscire dall’Afghanistan complessivamente oltre 120mila persone, compresi interi nuclei familiari. L’Italia, tra i Paesi europei, ha evacuato il maggior numero di cittadini afghani”. (Segue)

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