Milano, 4 set. (LaPresse) – “Le norme già permettono, attraverso ordinanze locali, che ausiliari del traffico e dipendenti delle aziende di trasporto possano fare verifiche anche sul rispetto dei protocolli sanitari”. Così in un’intervista a Il Foglio il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini, che si dice a favore dell’obbligo vaccinale, ma “la valutazione del governo è ancora in corso”. “Abbiamo stanziato 618 milioni di euro per i servizi aggiuntivi per il secondo semestre dell’anno, dopo i 250 usati dalle Regioni, cui spetta la programmazione e la gestione dei trasporti locali, nel primo”, rimarca, “con le Regioni e i Comuni abbiamo messo in campo tanti strumenti. Le scuole possono spostare gli orari di ingresso. Sono stati fatti contratti integrativi che aumentano l’offerta di bus, fino al 15-20 per cento nel primo semestre. A questo aumento potrebbe poi corrispondere un calo della domanda: l’indagine di luglio dell’Istat, sulle attitudini delle persone, indica per settembre una riduzione del 20 per cento della domanda di mezzi pubblici. E poi bisogna tenere conto della capienza a bordo. Oggi è all’80 per cento. E centrale e’ la situazione della campagna vaccinale”. Quanto al mobility manager, “è una figura che abbiamo istituzionalizzato per tutte quelle pubbliche amministrazioni e aziende con più di cento dipendenti in città con oltre 50mila abitanti.

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