Washington (Usa), 26 ago. (LaPresse/AP) – Sette agenti di polizia del Campidoglio degli Stati Uniti che sono stati attaccati e picchiati durante l’assalto al Congresso del 6 gennaio, hanno intentato una causa contro l’ex presidente Usa Donald Trump, i suoi alleati e membri di gruppi estremisti di destra, accusandoli di aver inviato intenzionalmente una folla violenta il 6 gennaio per interrompere la certificazione della vittoria di Joe Biden alla presidenza. La causa, presentata alla corte federale di Washington, sostiene che Trump “ha lavorato con suprematisti bianchi, gruppi estremisti violenti e sostenitori della campagna per violare il Ku Klux Klan Act e commettere atti di terrorismo interno in uno sforzo illegale per rimanere al potere”. La causa è stata intentata per conto dei sette agenti dal Comitato degli avvocati per i diritti civili contro l’ex presidente, la campagna di Trump, l’alleato del tycoon Roger Stone e i membri dei gruppi estremisti Proud Boys e Oath Keepers che erano presenti al Campidoglio e a Washington il 6 gennaio.

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