Milano, 20 apr. (LaPresse) – La scelta di riaprire il 1° giugno le palestre la soddisfa? “Interessa relativamente ormai alle palestre. Molte hanno riaperto, molte lavorano già con gli atleti agonisti, altre si sono attrezzate all’esterno e continuano a lavorare. Quindi, è irrilevante. Almeno un 30-40% sta già lavorando”. Così a LaPresse Giampiero Guglielmi, presidente dell’Anpals, Associazione nazionale palestre e lavoratori sportivi. Così facendo “si va contro il decreto, sì, ma alla gente – ha aggiunto – che non ha niente da perdere interessa relativamente quello che viene detto. Quando uno non sa come fare a vivere, come far vivere i propri figli e la propria famiglia, gli interessa poco di un decreto legge”. C’è il rischio di un crollo degli iscritti con il fatto che ormai gli italiani si sono abituati a fare sport a casa? “Sicuramente sì, ci sarà questo problema. Però meglio aprire piuttosto che stare chiusi e aspettare il miracolo della natura. C’è la consapevolezza – ha sottolineato Guglielmi – che molte strutture non apriranno proprio, almeno il 20-30% non apriranno più. I gestori hanno cambiato lavoro, hanno già messo in vendita le attrezzature. Tante realtà si stanno reinventando un lavoro”.

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