L'e-commerce è comodo e conveniente, ma bisogna utilizzarlo con attenzione: Internet è pieno di venditori poco affidabili

Prezzi scontati, disponibilità dei prodotti e consegna a domicilio. I benefici dello shopping online hanno portato sempre più consumatori a fare acquisti su Internet e a Natale oltre un terzo della spesa per i regali viene fatta online, spesso senza considerare i rischi a cui si va incontro. "Accanto alle opportunità, – spiega invece Giovanni Pitruzzella, presidente dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato – l'e-commerce porta con sé anche nuove insidie per i consumatori perché chi acquista online si trova davanti a una modalità a cui non è abituato, perché è esposto a forti stimoli emozionali e informazioni ingannevoli".

Non che nel commercio tradizionale non ci siano altrettanti rischi: semplicemente il consumatore ne è consapevole, è più abituato a riconoscere un venditore inaffidabile e sa come comportarsi in caso di truffe o scorrettezze. Nello shopping online questo non è sempre vero perché non è mai stata fatta un'adueguata educazione al consumatore sui tipi di contratti e i metodi di pagamento più affidabili. Ecco perché spesso gli utenti si trovano spiazzati quando si vedono recapitare un prodotto contraffatto oppure molto diverso da quello che avevano ordinato; quando viene loro addebitato un costo maggiore di quello che pensavano di dover pagare o ancora quando il prodotto ordinato non arriva nei tempi previsti. Cosa fare? Si è tutelati? Certo che sì. A spiegarlo, sotto le feste, è un dettagliato vademecum redatto dall'Unione Nazionale dei Consumatori. "Gli acquisti su internet si possono fare dal divano di casa, – spiega Massimiliano Dona, presidente dell'associazione – ma questo non vuol dire che non esistano regole: anzi, la protezione del Codice del consumo è persino più forte quando facciamo shopping online".

LA REGOLAMENTAZIONE. Per gli acquisti online valgono le regole dei contratti generali di consumo: non ci sono clausole che tengano, neppure se accettate dal consumatore. Ciò vuol dire che non importa quali caselle l'utente ha barrato: nel caso ci siano 'difetti' nel bene acquistato, la responsabilità è del venditore, che deve risponderne.

Proprio come per lo shopping in negozio, il consumatore ha sempre diritto a restituire il prodotto acquistato, senza dare alcuna spiegazione, entro 14 giorni dalla consegna del bene: dovrà essere completamente rimborsato e a suo carico saranno soltanto le spese per rispedire il prodotto acquistato. Stesso discorso per la garanzia: entro i due anni dalla consegna del bene, il commerciante deve risolvere gratuitamente eventuali difetti o malfunzionamenti, proprio come accade quando si acquista in un negozio fisico.

I VENDITORI AFFIDABILI. Le regole già citate sono valide per tutti i siti internet, ma è ovvio che sia consigliabile acquistare da un venditore serio. Non sempre però è facile capire di chi ci si può fidare. Innanzitutto esistono alcuni siti sicuri, riconoscibili da un lucchetto chiuso che compare nella barra di indirizzo: si tratta di pagine protette da sistemi internazionali come SSL e SET. I siti internet inoltre sono obbligati a informare il consumatore dell'identità del venditore e fornire contatti utili per rivolgersi a lui. Anche i beni e servizi in vendita devono essere dettagliatamente descritti in tutte le loro caratteristiche. Quando mancano queste informazioni, bisognerebbe diffidare e preferire un altro sito per l'acquisto. Buona abitudine è anche leggere su siti diversi i feedback lasciati da altri utenti a quel commerciante: se ci sono molte recensioni negative, non è un buon segno. Un altro campanello d'allarme sono poi le offerte troppo vantaggiose: alcuni siti "giocano" con l'Iva o mettono in vendita merce di provenienza incerta. Non bisognerebbe farsi prendere dalla fretta neanche davanti a offerte che sembrerebbero scadere da lì a pochi minuti e prendersi invece del tempo per confrontare i prezzi su più siti di e-commerce.

IL METODO DI PAGAMENTO. Due sono i pagamenti più affidabili per acquistare in rete: Paypal (che consente di inviare e ricevere pagamenti via email con il vantaggio di non dover condividere i dati della propria carta di credito) e la carta prepagata (che pur avendo un costo di attivazione e di ricarica, tutela in caso di clonazione perché consente di limitare il danno all'importo ricaricato). Ovviamente si può pagare anche con carta di credito: è il sistema più tradizionale e immediato, ma va considerato che la carta è collegata a un conto corrente e potrebbe riservare qualche sorpresa in caso di siti fraudolenti. Si può ricorrere anche al contrassegno ma non tutti i siti lo accettano e non dà garanzie aggiuntive (quando il pacco arriva non si può aprirlo prima di pagare). È sconsigliabile invece il pagamento tramite bonifico perché non è rintracciabile.

I PREZZI CHE CAMBIANO. Gli algoritmi dei siti sono in grado di capire quanto un consumatore è in grado di spendere, incorciando i dati sulla posizione (si è connessi dal centro città o dalla periferia?), il tipo di dispositivo elettronico e il sistema operativo. Per questo l'Unione Nazionale dei Consumatori consiglia di navigare da dispositivi e luoghi diversi.

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