Roberto Zanda è pronto a ricominciare a vivere, e a correre, grazie a delle protesi. L'ultrarunner sardo rischiò la vita nel febbraio scorso durante la maratona Yukon Artic Ultra, a -50 gradi tra i ghiacci di Alaska e Canada. Mani e piedi, congelati, gli furono amputati e oggi, l'atleta 60enne ha mostrato a Torino le sue protesi, al fianco dei medici che l'hanno curato in questi mesi. In particolare una mano bionica, realizzata dalle Officine ortopediche Maria Adelaide. Zanda, che rientrerà a casa, in Sardegna, il 25 giugno, è ricoverato all’ospedale Cto di Torino, nella Struttura Chirurgica della mano e arto superiore diretta da Bruno Battiston.

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