La sospensione dei match di tennis potrebbe anche protrarsi oltre il 2022

La Wta, l’associazione che riunisce tutte le giocatrici di tennis, ha annunciato in una nota “la sospensione immediata” di tutti i tornei in Cina e Hong Kong alla luce della situazione, non chiara, legata alle condizioni di Peng Shuai, che recentemente è scomparsa per qualche settimana dopo aver rivolto accuse di molestie sessuali all’ex vicepremier cinese Zhang Gaoli. “Non posso chiedere alle nostre atlete di gareggiare lì- ha spiegato il Ceo della Wta Steve Simone – Allo stato attuale delle cose sono anche molto preoccupato per i rischi che tutti i nostri giocatori e il nostro staff potrebbero affrontare se dovessimo organizzare eventi in Cina nel 2022”. “Per proteggere ulteriormente Peng e molte altre donne in tutto il momento, è necessario più che mai che le persone parlino liberamente – ha concluso – La Wta farà tutto il possibile per proteggere le sue giocatrici. Nel frattempo, spero che i leader di tutto il mondo continuino a parlare in modo che Peng e tutte le altre donne possano avere giustizia”.

Djokovic con la Wta sul caso Peng

Anche il numero uno del tennis mondiale Novak Djokovic appoggia la decisione della Wta, l’associazione delle giocatrici di tennis, di sospendere i tornei in Cina dopo il caso Peng Shuai. “Sostengo pienamente la decisione coraggiosa della Wta – ha dichiarato Djokovic dopo la vittoria della Serbia nei quarti di finale di Coppa Davis – Non abbiamo abbastanza informazioni su Peng Shuai. So che ha rilasciato una dichiarazione chiedendo di rispettare la sua privacy, ma la sua salute è importante per l’intera comunità del tennis. E’ una cosa che potrebbe capitare a chiunque. Abbiamo bisogno di stare tutti uniti, che si tratti di Atp, Wta, Ptpa (associazione di tennisti professionisti, di cui il serbo e cofondatore, ndr)”.

La decisione potrebbe andare oltre il 2022

Lo sospensione della Wta allo svolgimento dei tornei in Cina a causa della preoccupazione per le condizioni di Peng Shuai potrebbe estendersi oltre il 2022. E’ lo scenario prospettato dal presidente e Ceo della Women’s Tennis Association Steve Simon all’Associated Press. “Siamo fiduciosi” ma “preparati, se la situazione continua così, a non essere operativi in quella regioni”, ha spiegato Simon ad AP in una videochiamata dalla California. La decisione di sospendere tutti i tornei in Cina ed Hong Kong è arrivata con il supporto del Consiglio d’Amministrazione della Wta, delle tenniste, dei tornei e degli sponsor. “Il nostro approccio e le nostre richieste alle autorità sono coerenti e restano quelle – ha proseguito Simon – Vorremmo avere una nostra chiamata con Peng e sentirci tranquilli sul fatto che sia veramente al sicuro e libera e che non sia stata censurata, intimidita o qualcosa del genere. Non siamo ancora riusciti ad avere questa conversazione per sapere che ciò che stiamo vedendo non è stato orchestrato. La seconda questione è che vogliamo una indagine completa e trasparente, senza alcun tipo di censura, sulle accuse che sono state rivolte”. Il riferimento è alle accuse mosse da Peng, di cui non si hanno avuto più notizie per qualche settimana dopo aver denunciato pubblicamente di aver subito molestie sessuali da parte dell’ex vicepremier cinese Zhang Gaoli. Simon ha precisato che i tornei potrebbero ancora essere svolti in Cina – che generalmente ne organizza dieci all’anno – qualora il governo del paese andasse incontro alle sue richieste. In caso contrario gli eventi potrebbero essere spostati in altri paesi, come avvenuto già quest’anno a causa delle restrizioni per il Covid. “Non li abbiamo ancora cancellati, ma siamo pronti ad arrivare a questo punto – ha concluso il Ceo della Wta – E a un certo momento ci chiederemo, ‘fin dove arriverà la cancellazione? Solo per il 2022? E per il futuro?’ Tutte queste domande arriveranno lungo la strada”.

 

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