Come Fabio anche Paolo Bertolucci che raggiunse il top della sua carriera a 22 anni nel 1973. "Fogna" ci arriva a 31 anni, ma non è mai stato così vicino alla top ten. Diciannove azzurri nei primi 200

Fabio Fognini è entrato nella storia del tennis italiano vincendo il Masters 1000 di Montecarlo e, a 31 anni e mezzo, ha raggiunto il top di sempre della sua classifica. Da oggi è il numero 12 del mondo nella graduatoria Atp capeggiata da Djokovic, seguito da Nadal, Zverev e Federer. Da notare che Fabio, sulla terra monegasca, ha battuto sia il numero 3 che il numero 2. Sulla terra, non è un mistero, Fognini vale già, probabilmente, i primi 5 posti del mondo. Questa volta, non dovrebbe essere impossibile, per lui entrare nei 10. John Isner, l'americano che occupa la decima posizione lo sopravvanza di 245 punti. Basterebbe far bene a Barcellona, Estoril e Madrid per scalare questa piccola montagna. Tra l'altro, nei primi 12 ci sono otto ultratrentenni. L'età avanzata, dunque, non sembra essere un problema.

Prima di Fognini, solo Adriano Panatta e Corrado Barazzutti (che adesso siede all'angolo di Fabio) hanno saputo far meglio. Adriano fu numero 4 del mondo il 4 agosto del 1976, due anni e tre giorni dopo, Corrado raggiunse il "best ranking" con il settimo posto Atp. Paolo Betrolucci arrivò presto (a 22 anni) al suo massimo (dodicesimo come Fognini) il 23 agosto 1973. Non sarebbe strano, dunque, vedere Fognini nei primi dieci del mondo in una delle prossime dieci settimane. L'importante è che il fisico regga (ci sono dubbi sul flessore della coscia destra già per Barcellona) e che la testa si comporti meravigliosamente come a Montecarlo.

Ed è ormai chiaro che c'è un bel gruppetto di italiani, giovani e meno giovani che si stanno facendo avanti. Ce ne sono 6 nei primi 100 della classifica Atp: oltre a Fognini, Cecchinato, Berrettini, Seppi, Sonego (che è salito al numero 66 grazie ai quarti di Montecarlo) e Fabbiano. Altri tredici dal 100 al 200: Lorenzi, Quinzi, Mager, Vanni, Caruso, Baldi, Travaglia, Bolelli, Giustino, Giannessi, Napolitano, Marcora e Arnaboldi. E, nei primi 500 del mondo, gli azzurri salgono a 42. Tra loro i due diciassettenni "terribili"Sinner (314) e Musetti (486) vincitore degli Open d'Australia junior. 

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