Milano, 27 apr. (LaPresse) – “A Palermo sarà una partita combattuta e accesa soprattutto nei primi minuti”. Così Andrea Stramaccioni, allenatore dell’Inter, presenta la trasferta al ‘Barbera’ dove domani l’Inter affronterà il Palermo, che “ha una struttura di squadra che sta dimostrando il suo valore. Sono convinto – prosegue il tecnico in conferenza stampa – che soprattutto in casa possano mettere in difficoltà chiunque. In più, sicuramente saranno sospinti dal loro pubblico”. “Per la lotta salvezza è una partita importante. Ma lo è anche per noi”, aggiunge Stramaccioni.

“ORGOGLIOSO DEL PROGETTO” – “Il punto fermo è l’idea di riportare l’Inter nelle posizioni che merita, le prime posizioni”, così il tecnico tracciando un bilancio dell’annata nerazzurra. “Questa è stata la prima stagione in cui si è girato pagina in maniera evidente, basta vedere i giocatori nuovi e quelli ceduti”, dice. “Qualcosa è andato bene, qualcosa meno, ma l’intelligenza di un allenatore e di un club – sottolinea – sta nel non commettere più errori e farne tesoro, usandoli come stimolo per la prossima stagione”. “E’ un orgoglio per me essere in questo progetto – prosegue Stramaccioni – ma lo è anche per i giocatori giovani e meno giovani che ci sono. Questo è l’obiettivo, e poi conta solo l’Inter”.

“PERSI TANTI PUNTI” – “Se c’è rammarico per le partite perse fuori casa? E’ tanto, nonostante le problematiche avute comunque – dice il tecnico – si poteva avere qualche punto in più. Ma questo è il calcio e dobbiamo guardare avanti. Dobbiamo fare bene assolutamente a Palermo anche se è un campo difficilissimo e all’avversario servono punti come a noi”. A proposito delle condizioni di Samuel e Chivu, Stramaccioni spiega: “Sul tema infortunati sono sereno, chi c’è sta rispondendo alla grande e in questo momento è chiamato a fare gli straordinari. Cristian è convocato, Walter no. Questo è quello che conta e sono fiducioso che con l’inizio della prossima settimana recupererò qualche giocatore”. Sull’eventualità che Samuel possa smettere a fine stagione: “Ha dimostrato quanto vale per noi, da punto di vista tecnico non c’è da parlarne, se lui prenderà questa decisione, è un altro discorso”, così Stramaccioni che in merito alla possibilità di ingressi di nuovi soci nel club commenta: “Il presidente me ne parla. Sono investitori che si offrono all’Inter e non il contrario, quindi – continua l’allenatore nerazzurro – la vedono come un investimento. Starà al presidente capire se è affidabile o no e farlo entrare nella società e nella gestione”.

“I BIG CE LI TENIAMO STRETTI” – “Lo abbiamo fortemente voluto, all’inizio il suo compito era difficile perché raccoglieva l’eredità di Julio Cesar. Poi si è fatto apprezzare per le sue doti di portiere, di professionista e umane. È un giocatore importante per l’Inter, è uno dei più carismatici della squadra”. Stramaccioni risponde così alle indiscrezioni di mercato sul forte interesse del Barcellona per Samir Handanovic. “Per me non possiamo rinunciarci, lo considero un punto fermo dell’Inter”, prosegue il tecnico nerazzurro. Anche Guarin è molto seguito dalle grandi squadre. “Sui giornali ci vanno i giocatori più forti e appetibili, ma non succede solo per l’Inter”, chiarisce Stramaccioni. “E’ normale – aggiunge – che si parli dei giocatori con la valutazione più alta e quindi nel nostro caso di Guarin e Handanovic, ma è un’ipotesi remota che possano lasciare l’Inter. E’ un momento in cui il grosso nome attira attenzione. Ma i nostri giocatori – garantisce – ce li teniamo stretti”.

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