L'azzurro domina e chiude davanti a quattro svizzeri, sul podio Odermatt e Rogentin

Dominik Paris ha vinto la discesa della coppa del mondo maschile 2025 di sci alpino disputata oggi a Kvitfjell. L’azzurro, in forza al Centro Sportivo dell’Arma dei Carabinieri, si è imposto con il tempo di 1’44″67 chiudendo davanti a quattro svizzeri. Sul podio con lui Marco Odermatt, secondo a 0″32, e Stefano Rogentin, terzo a 0″63.

Prima vittoria stagionale per Paris

La gara in Norvegia regala il primo successo stagionale al campione altoatesino, che torna così sul gradino più alto del podio a quasi 15 mesi di distanza dalla vittoria della Val Gardena di fine 2023. Domme interpreta ancora una volta alla perfezione il tracciato scandinavo, disegna una traiettoria impareggiabile nel tratto centrale della pista ed è veloce come nessun’altro nello schuss finale.

Il crescendo di condizione di Paris nella seconda parte della stagione è evidente e dopo aver sfiorato per questione di centesimi le medaglie iridate di Saalbach tanto in superG quanto in discesa, nelle ultime settimane ha saputo salire prima sul podio a Crans Montana – in superG – ed ora in discesa su una delle piste che hanno saputo esaltarlo maggiormente nella sua enorme carriera, nevi su cui ha vinto 4 discese e un superG.

Nelle condizioni primaverili di Trondheim Florian Schieder e Christof Innerhofer pagano rispettivamente 2″16 e 2″43 dal compagno di squadra per chiudere al 18esimo e ventiduesimo posto, con Nicolò Molteni staccato di 2″70, Giovanni Franzoni di 2″79 e Benjamin Alliod di 3″90; non ha completato invece la prova Matteo Franzoso.

A due gare dalla fine della stagione, la classifica di specialità propone solo lievi aggiustamenti: Odermatt (525 punti) allunga in vetta su Von Allmen (422) e Monney (305) con Paris che balza al settimo posto a quota 222. Discorso analogo per la generale che vede Odermatt ormai irraggiungibile (1386) con 440 punti di vantaggio su Kristoffersen e 655 su Meillard; Paris (384) raggiunge l’infortunato Mattia Casse (382): i due azzurri occupano ora la 13esima e la 14esima piazza.

Domani, sabato 8 marzo, è in programma una seconda discesa, con il via confermato alle 10:30; domenica quindi la tappa si completerà con un superG.

Paris: “So ancora vincere”

Bello, bello davvero. Non so se sono stato grandioso, ho cercato di far correre gli sci al massimo ed è andata bene. Sciando non mi sentivo benissimo ma percepivo tanta velocità. Con il vento ed il sale non era facile capire come interpretare la pista; il feeling non è stato buonissimo, ma quello che conta è il tempo finale”, ha detto Paris dopo la vittoria.

Lo stesso Odermatt l’ha omaggiato a fine gara: “Eh sì, finalmente sono davanti agli svizzeri. Al momento sono loro i più forti, gli uomini da battere e per me era importante tornare davanti. Mi spiace non ci sia Mattia Casse oggi, abbiamo parlato che sarebbe stato bello fare doppietta, ma capiterà l’occasione. Odermatt e gli altri svizzeri mantengono sempre uno standard molto elevato su ogni livello. Non sono imbattibili, si possono battere e l’ho dimostrato, ma per farlo è necessario che tutto, ogni singolo aspetto, sia curato alla perfezione. E non si deve sbagliare”, ha aggiunto.

Una stagione percorsa in crescendo: “Per fortuna -ha sottolineato- ho trovato una soluzione al setup. Così sono arrivate sensazioni più positive e con loro anche la fiducia e la consapevolezza. Non ero ancora costante ma sentivo la possibilità di poter stare vicino o davanti agli altri. Tra l’ultimo mio successo in Val Gardena e la vittoria di oggi c’è tanto lavoro, da parte dell’intera squadra. Quando le cose non vanno alla perfezione, si vuole trovare una soluzione ma a volte ci vuole del tempo. A Bormio ho capito di essere sulla strada giusta, a Wengen sono arrivato vicino al podio così come a Saalbach. Poi tra Crans Montana e Kvitfjell sono tornato in alto: era fondamentale dimostrare per me e per gli altri di essere ancora capace di essere qui, anche in ottica futura. Gli altri ora sanno che Paris è ancora in grado di vincere”.

Vince Paris, vince Federica Brignone: serve essere esperti per imporsi. Ride, Paris. “Beh, sì, qualche anno l’abbiamo. Ma lei è più brava perché vince sempre e dappertutto. Domani intanto c’è un’altra discesa, speriamo in condizioni buone e con meno vento. Poi l’importante sarà non sbagliare”.

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