Dall’inviato Andrea Capello

Sochi (Russia), 21 feb. (LaPresse) – Al quarto tentativo Arianna questa volta perde il filo. Scesa in pista per il poker dopo l’argento nei 500 ed i bronzi nei 1500 e staffetta la fuoriclasse azzurra dello short track si trova gambe all’aria, eliminata e poi pure squalificata, già nei quarti di finale dei 1000 metri, la gara a lei meno congeniale. E poco importa se la grande protagonista azzurra in questa Olimpiade fosse in batteria con la cinese Fan e la coreana Shim, rispettivamente seconda e terza al traguardo dietro l’altra coreana Park, perché la Fontana quando scende in pista vuole sempre e solo vincere.

“Lei ci ha provato all’interno. Io l’ho chiusa, lei mi ha spinto ed io sono finita per terra”, l’intepretazione a caldo della valtellinese in merito al contatto con la cinese che le è costato l’eliminazione. “C’è rammarico nell’uscire con una caduta ed una squalifica, che tra l’altro non ho capito perché è arrivata – racconta – volevo fare bene anche in questa gara ma in ogni caso non mi aspettavo un’ Olimpiade del genere. Vado a casa con tre medaglie”. Il bicchiere di Arianna, che sarà anche portabandiera nella cerimonia di chiusura, non può che essere pieno. “I momenti più belli sono 3 (le medaglie, ndr) ma se dovessi scegliere direi il bronzo sui 1500 metri”.

Ad esclusione del matrimonio con il compagno di squadra Anthony Lobello già programmato l’azzurra ha invece ancora dubbi sul futuro professionale. “Non dipende solo da me – racconta – ci sono tante cose da valutare fra cui la permanenza degli allenatori (i canadesi Erica Bedard e Kenan Gouadec da lei amatissimi, ndr) e non sono quella”. Anche in questa decisione però Arianna, come ampiamente dimostrato sul ghiaccio di Sochi, difficilmente perderà il filo.

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