Lo sportivo cristiano evangelico integralista farà ricorso, convinto di essere preso di mira a causa della sua fede

La commissione disciplinare della Federazione australiana rugby ha deciso di licenziare Israel Folau a causa dei suoi tweet omofobi, mettendo fine alla carriera del giocatore in Australia e nei Wallabies. I tre giudici già il 6 maggio avevano stabilito che l'estremo aveva commesso una "infrazione di alto livello del codice di condotta dei giocatori professionali il 10 aprile 2019 sui social media", dovendo ancora decidere la sanzione. Folau, 73 presenze nei Wallabies ed elemento chiave della squadra in vista dei Mondiali in Giappone, ha 72 ore per presentare appello. In questo caso, un panel composto da altri membri analizzerà il caso.

Secondo i media australiani, lo sportivo ricorrerà con l'intenzione finale di portare la disputa alla Corte suprema, convinto di essere preso di mira a causa della sua fede. Cristiano evangelico integralista, su Instagram aveva scritto: "Ubriachi, omosessuali, adulteri, bugiardi, fornicatori, ladri, atei, idolatri: l'inferno vi aspetta. Pentitevi! Solo Gesù salva". Il contratto era stato rescisso dalla Federazione australiana, che gli aveva lasciato due opzioni: accettare la sanzione o contestarla, cosa che il giocatore ha deciso di fare.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata