Salvador (Brasile), 21 giu. (LaPresse) – “Non stiamo pensando di tornare a casa”. Cesare Prandelli, commissario tecnico della Nazionale, rassicura sulle intenzioni degli azzurri in merito alla possibilità di lasciare il Brasile scosso dall’ondata di proteste. “In questi giorni la situazione è cambiata”, spiega nella conferenza stampa alla vigilia del match contro la Selecao. “A Rio c’era massima tranquillità. A Recife, per precauzione, ci hanno vietato di uscire dall’albergo. Un po’ di preoccupazione c’è. Ma l’idea di lasciare, proprio no”. “Tutte le manifestazioni, se sono civili, possono stimolare miglioramento nei paesi”, chiarisce Prandelli. “Se le persone sono tante – aggiunge – è difficile controllare chi non vuole fare rimostranze civili. Son partiti da 15mila persone e sono arrivate ad a un milione e mezzo. Questo preoccupa”.
“L’obiettivo di domani – spiega ancora – è fare una buona partita. Saremo soddisfatti se daremo tutto, offrendo buon spettacolo a livello tecnico e tattico. Contro il Brasile e in casa loro, mi aspetto una partita particolarmente impegnativa e difficile”. “Dalla squadra mi aspetto coraggio”, prosegue il mister azzurro. “Non voglio pensare a giocare 90 minuti minuti nella nostra metà campo, in difesa – prosegue – sarebbe un’agonia. Ma il coraggio ce l’abbiamo e abbiamo dimostrato a Ginevra di poter mettere in difficoltà il Brasile”. “Un confronto tra Balotelli e Neymar? Non noto una grande differenza, sarebbe interessante vederli insieme”, continua. Ancora sul match contro i verdeoro, Prandelli si aspetta dalla sua squadra “una partita pregevole, dove ci sia buon equilibrio. Rischiamo di affrontare la Spagna in semifinale? Non ci pensiamo, se la affronteremo ne parleremo più avanti”.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata