La ragazza americana, trionfa a Pyeongchang nella terra d'origine dei suoi genitori. Popolarissima sui social: "Mi pareva di essere come Kim Kardashan"

Lo snowboard è in mano ai 'Millennials' americani. Dopo la vittoria record di Red Gerard, classe 2000, nello slopestyle, a portare a casa un oro è la 17enne Chloe Kim. Capelli color biondo e origini sudcoreane, la campionessa di halfpipe è spesso presentata come la versione femminile del suo compatriota, Shaun White, re incontrastato dello snowboard. Ma in Corea del Sud, ancora prima del trionfo ai Giochi di PyeongChang, è considerata una diva da tempo: merito dei suoi 337mila follower su Instagram che la rendono una delle sportive più famose sui social. Tanto che, come racconta lei stessa, durante la Coppa del Mondo di febbraio 2017, "mi è sembrato di essere come Kim Kardashian". "C'erano fotografi dappertutto, non ne avevo mai visti tanti e questo mi ha fatto paura. Mi sono messa a correre – ricorda – è stato folle ma l'ho adorato".

Un anno dopo, al momento della partenza al Phoenix Snow Park di PyeongChang, è ovazione: il bianco della sua tuta da snow risplende sotto il cielo azzurro coreano, sferzato dai venti gelidi. Lei è concentrata, salta, si gira in volo, atterra. E vince. La dedica è per i suoi genitori: "Sono felice di aver vinto l'oro proprio nel paese dei miei".

Chloe è nata a Torrance, alla periferia di Los Angeles ma il padre e la madre sono di origini sudcoreana. A 4 anni inizia con lo snowboard per "non lasciare il padre sciare da solo". A 6 anni vince le sue prime competizioni, catturando subito l'attenzione dei leader della Federazione americana. Lei continua ad allenarsi e si qualifica per le Olimpiadi di Sochi 2014 all'età di 13 anni, ma non può partecipare perché è troppo giovane.

"Partecipare ora alle mie prime Olimpiadi nel paese da cui provengono i miei genitori è piuttosto folle", commenta. "I miei genitori sono fieri della Corea e in California ci sono molti coreani, per questo non mi sono mai sentita lontana da questa cultura", spiega. E ammette di essere golosa del piatto tipico, il kimchi fatto di verdure fermentate con spezie. Ogni anno la 17enne torna in Corea a trovare la nonna materna, "una donna sempre elegante che ama la cioccolata".

Già coperta da numerosi sponsor, la notorietà di Kim esploderà dopo la vittoria. Ma la ragazza, la cui unica ribellione sono i capelli colorati di blu, grigio o malva, sembra avere la testa sulle spalle. Vuole continuare gli suoi studi e sogna di iscriversi alle prestigiose università di Princeton o di Harvard: "Ho solo un esame da dare, è facile, ma lo farò dopo le Olimpiadi", sorride.

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