Coverciano (Fi), 25 mar. (LaPresse) – “La formazione non la do perchè abbiamo un dubbio tra Giaccherini e Cerci che ci porteremo fino a Malta”. Così Cesare Prandelli nella conferenza stampa alla vigilia del match di qualificazione ai Mondiali 2014 contro Malta. Il ct questa mattina ha provato il 4-3-1-2 visto contro il Brasile, con Giaccherini nel ruolo di trequartista. Prandelli spiega così il suo dubbio: “Non siamo ancora prontissimi per il modulo con 3 attaccanti e quindi vogliamo vedere e capire bene anche l’atteggiamento dell’avversario. Rivedremo le immagini, perchè è una partita delicata che potrebbe essere semplice se saremo in grado di creare spazi. In base anche a questa situazione valuteremo”.

Il ct dell’Italia spiega anche il perchè di Cerci o Giaccherini e non Diamanti nel ruolo di trequartista alle spalle di Balotelli ed El Shaarawy: “Diamanti sta facendo un campionato importante al Bologna, gioca con grande libertà ma in Nazionale abbiamo ruoli e compiti precisi nella costruzione dell’azione. Mi piace molto che possa partire da destra e accentrarsi, l’abbiamo fatto e provato ma ora sto provando un giocatore con caratteristiche leggermente diverse. Cerci è molto più attaccante”.

Quindi Prandelli torna ad ammonire di non sottovalutare Malta, anche per vie delle condizioni meteo di vento che mettono in dubbio anche l’atterraggio della comitiva azzurra: “Ogni partita ha una storia a sè, in Bulgaria commettemmo due errori clamorosi con il vento che ha condizionato la partita. Noi stiamo praparando la gara pensando di trovare una squadra organizzata, bravi nel raddoppiare e intercettare. Malta è come una una squadra di club e hanno una grande organizzazione. Dovremo essere bravi a giocare con due tocchi, attaccare la profondità ed essere squadra. Se saremo più bravi di loro, vinceremo”.

Infine Prandelli torna sul concetto di Malta più organizzata del Brasile: “Non era un’offesa per il Brasile, ma una considerazione sul buon lavoro di Ghedin che ha la possibilità di allenare la squadra più giorni a settimana”.

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