Madrid (Spagna), 30 apr. (LaPresse) – “Non abbiamo vinto la Champions, dovremo o dovranno provare a farlo nel futuro. Se sarà con me bene, se non si festeggerà ugualmente. Io mi lego sempre sentimentalmente alle squadre dove vado, e se vinceranno festeggerò anch’io”. Sono le parole pronunciate da José Mourinho in conferenza stampa, dopo la vittoria contro il Borussia Dortmund che però non è servita a qualificare il Real Madrid alla finale di Champions League. “Abbiamo recuperato credibilità – spiega il portoghese – arrivando a tre semifinali consecutive. Dal punto di vista economico, per il club sono state tre stagioni fantastiche e anche a livello mentale è stato importante”. Mourinho non si sbilancia sul futuro e sulla possibilità sempre più concreta di un addio a Madrid: “Voglio solo pensare alla conclusione della stagione. Mi piace restare dove la gente mi vuole senza dubbi. Vedremo cosa succederà. Il Real – prosegue il tecnico – è molto più importante di me. Non dovete preoccuparvi, me la so cavare. Il Real è fantastico e deve continuare a vincere”.

“IN SPAGNA C’E’ CHI MI ODIA” – “Non ho ancora preso nessuna decisione. Ho un contratto e ho rispetto per il club e il suo presidente. Ecco perché voglio giocare la finale di Coppa del Re e concludere al meglio il campionato. Alla fine della stagione, mi siederò con Florentino Perez, che è il presidente e un mio amico, e discuteremo”. José Mourinho non si sbilancia sul suo possibile addio al Real Madrid a fine stagione ma lancia segnali su quella che potrebbe essere la sua prossima destinazione, con tutta probabilità il Chelsea. “So che in Inghilterra sono molto amato: dai tifosi, dai media, che mi trattano bene”, spiega il portoghese al termine del match di Champions League contro il Borussia Dortmund. “Mi criticano e mi elogiano quando lo merito. So – aggiunge – che da certi club sono amato, soprattutto uno. In Spagna la situazione è diversa, c’è gente che mi odia”.

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