Coverciano (Firenze), 28 mag. (LaPresse) – “Dai quarti in avanti sarebbe ugualmente un buon Mondiale. Poi dipenderà molto dai sorteggi e dalle squadre che si incontreranno. Sarebbe positivo, poi è ovvio che non ci si accontenta mai”. Il capitano della nazionale Gigi Buffon in conferenza stampa ha tracciato un primo obiettivo per la spedizione azzurra ai Mondiali in Brasile. “Penso che un Mondiale sia il massimo riconoscimento e successo che un giocatore possa conseguire – ha aggiunto il portiere della Juventus – La Champions? Ci sono più possibilità di vincerla, si gioca ogni anno. Il Mondiale si gioca ogni quattro anni”. Buffon ha poi aggiunto che “la nostra nazionale è diventata abbastanza affidabile, riesce quasi sempre a vincere le partite che deve vincere, e alcune volte riesce anche a sorprendere nelle gare in cui non partimo favoriti”, ha evidenziato riferendosi agli ultimi confronti con Spagna e Brasile. Tra le favorite, l’estremo difensore cita Brasile, Argentina, Germania e Spagna, spiegando che “con loro sai che parti un gradino o mezzo gradino sotto inevitabilmente – ha detto – Siamo una squadra matura, con certezze, ma bisogna riconoscere con serenità e trasparenza il valore degli avversari”. Dietro a questo gruppo di favorite “ci sono le outsider, tra cui metto l’Italia e la Francia che nessuno menziona ma ha un potenziale veramente esplosivo. Poi ci possono essere sorprese come il Belgio, che non sarebbe neanche una sorpresa se arrivasse ai quarti o in semifinale, e anche una squadra africana che riesce sempre ad emergere e fare un grande torneo”.

“Nella rosa ci sono ragazzi molto giovani, ma in campo vanno undici e di solito il mister riesce a trovare il giusto equilibrio anagrafico”, ha aggiunto spiegando di non essere preoccupato dai tanti giocatori giovani che in Brasile disputeranno il loro primo Mondiale. “E’ normale ci siano, saranno loro i protagonisti futuri e ciò servirà anche da esperienza – ha proseguito il capitano degli azzurri – Anche se non dovessero giocare risulteranno ugualmente utili, si vince in 23 e si vince con il gruppo, anche per le modalità in cui ti alleni tutti devono essere ben predisposti”. A chi gli chiede un confronto tra l’Italia ai Mondiali e la Juve in Champions, che fatica maggiormente, Buffon ha sottolineato che la Coppa del Mondo “è una competizione talmente strana e breve che a volte alcuni parametri dei valori non vengono rispettati – ha spiegato – Una nazionale che arriva con maggior energia e freschezza può sorprendere. A differenza della Champions che dura tutto l’anno c’è maggior spazio e possibilità che tra le favorite possa incunearsi anche un outsider”. L’estremo difensore della Juventus ha anche fatto il punto sulle avversarie dell’Italia nel girone. “L’Inghilterra è una compagine che è cambiata molto, quasi rivoluzionata – ha evidenziato – Per cui è normale che non parta con i favori del pronostico. Ci sono tante incognite individuali e tecniche, ma se riuscissero a trovare la quadra subito potrebbero anche stupire. L’Uruguay? E’ un’altra squadra che reputo come noi molto affidabile, se deve centrare un risultato difficilmente fallisce”.

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