Roma, 23 mar. (LaPresse) – Una folla commossa si è recata questa mattina a Roma presso la basilica di Santa Sabina per prendere parte ai funerali di Pietro Mennea, l’ex campione di atletica leggera scomparso lo scorso 21 marzo a 60 anni a causa di un male incurabile. Gente comune, ex colleghi, autorità e giornalisti che hanno seguito le sue gesta tutti accomunati nel ricordo del leggendario campione. “Arrivederci a festeggiare la tua vittoria al traguardo del cielo. Ciao campione”. E il testo di un cartellone che ha accolto il feretro nella basilica. “Hai saputo rendere grande la storia dell’Italia sportiva e umana – ha detto nel corso dell’omelia padre Antonio Truda – Come dice Papa Francesco, se non c’e’ la fede non si possono raggiungere i traguardi. Pietro grazie per tutte le cose che ci hai dato”.

Accorato anche il ricordo del presidente del Coni, Giovanni Malagò: “Pietro mi ha dato aiuto e tifo per arrivare alla carica più alta nello sport italiano – ha spiegato – ricordando le tante immagini ho pensato a tre momenti in cui Pietro ci ha voluto stupire. La prima facendo quel tempo che è ancora oggi fantascienza. La seconda fermando i nostri cuori con l’emozione assurda per l’oro di Mosca 1980 la terza è stata l’altro giorno quando ci ha annichilito con il coraggio e la dignità con la quale ha portato avanti la sua malattia quasi come per non dare fastidio”. Malagò ha ricordato come il Coni prima di Mennea non avesse mai concesso il salone d’Onore. “Noi abbiamo cominciato con Pietro”. La massima carica dello sport italiano ha poi rivelato che il Golden Gala prenderà il nome di ‘Memorial Pietro Mennea’ e che, insieme alla Fidal, il Coni ha intenzione di realizzare il sogno dell’atleta di Barletta, quello di raccogliere i suoi ricordi sportivi e farne un museo, presso lo Stadio dei Marmi. “Mi impegnerò affinché i tuoi valori vengano trasmessi ai più giovani”, ha concluso Malagò.

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