Londra (Regno Unito), 27 lug. (LaPresse/AP) – Fabio Scozzoli da ragazzino sognava di diventare un contadino e guidare un trattore. Da ragazzo di campagna nel cuore, ora il suo sogno è di vincere una medaglia olimpica. Con l’amico e rivale Alex Dale Oen morto per un arresto cardiaco nel mese di aprile, il nuotatore italiano è uno dei favoriti nei 100 rana dove ai Mondiali vinse l’argento proprio dietro lo sfortunato norvegese. E proprio i 100 rana apriranno il programma delle gare di nuoto in programma domani, con la finale prevista per domenica sera.

Il due volte campione olimpico Kosuke Kitajima e il compagno di squadra giapponese Ryo Tateishi saranno le principali minacce per Scozzoli, così come Felipe Franca Da Silva del Brasile e Brendan Hansen degli Stati Uniti. “Ci sono un sacco di rivali”, ha detto Scozzoli. “Penso che Kitajima sia l’uomo da battere”, ha aggiunto. Questa è la prima Olimpiade per il 23enne Scozzoli e la sua ascesa ai massimi livelli è ancora più notevole considerando che si allena la maggior parte dell’anno in una piscina di 25 metri.

Come membro della nazionale, Scozzoli potrebbe allenarsi presso i centri federali di Verona o Roma, ma preferisce allenarsi vicino a casa sua a Imola. “Sono cresciuto in campagna, non con gli animali, però”, ha scherzato Scozzoli. “La mia mamma è una dentista e mio padre ha un terreno dove coltiva pesche. Per tre o quattro anni ho vissuto a Imola. E’ una città piccola e mi piace”. Scozzoli non sembra infastidito dalla situazione della piscina di Imola. “Nelle stagioni passate ho sempre lavorato lì. Non mi piacciono le grandi città. Mi piace stare a casa”, ha aggiunto. Il romagnolo ha vinto quest’anno a Debrecen, in Ungheria, l’oro nei 100 e l’argento nei 50. Dopo il suo primo oro, Scozzoli si è tatuato sul polso una scritta “Budapest 2010”. “Era la mia prima medaglia, la mia prima vittoria, e ha cambiato la mia vita”, ha detto. “Non si può mai dimenticare la prima vittoria”, ha aggiunto Scozzoli.

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