Londra (Regno Unito), 1 giu. (LaPresse) – I sospetti ci sono da tempo, ma ora il Sunday Times tira fuori anche le prove: l’ex membro del direttivo della Fifa Mohamed Bin Hammam ha pagato tangenti per 5 milioni di dollari a rappresentanti delle federazioni africane per ottenere l’assegnazione dei Mondiali del 2022 al Qatar. Secondo il prestigioso quotidiano inglese, che in settimana ha annunciato che dettaglierà la sua inchiesta, ci sono prove di fatture, fax e messaggi di posta elettronica che attestano i contatti tra Bin Hammam e i rappresentanti africani prima del voto decisivo.

L’ex presidente della confederazione asiatica dal 2002 al 2011, poi squalificato a vita dalla Fifa per corruzione, avrebbe orchestrato una autentica “campagna acquisti” per sostenere la candidatura qatariota. Secondo il Sunday Times i pagamenti sarebbero stati effettuati mediante una società la Kemko, controllata da Bin Hammam. Non solo soldi, ai beneficiari di tangenti anche banchetti e ricevimenti, altri benefit tutti a sue spese. Uno scandalo che rischia di travolgere l’immagine della Fifa a sole due settimane dall’inizio del Mondiale in Brasile.

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